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Visualizzazione post con etichetta One Piece Isola nel cielo saga della campana d'oro. Mostra tutti i post
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martedì 1 febbraio 2005

One Piece 195 Ritorno a casa

La ciurma raggiunge la Going Merry e con essa il Cloud End, la porta per la via che conduce al Mare Blu. Konis e Pagaya accompagnano la ciurma all'inizio della discesa e per evitare che la nave precipiti, chiamano in soccorso un polpo mongolfiera. La campana d'oro di Shandora suona ancora una volta per salutare i pirati. Intanto gli abitanti del cielo e Shandia hanno frattanto scelto Gan Forr al posto di Ener. Rufy e gli altri lasciano Skypiea e tornano così nel mare blu. Un inconveniente però fa restringere il polpo mongolfiera. Per evitare che la nave precipiti da chilometri di altezza Usop applica dei dial ventosi sul fondo della nave. Non sono comunque sufficienti perché il polpo si restringe del tutto e diventa piccolissimo, ma ormai la nave è a poche decine di metri dalla superficie del mare. Una volta nel mare, la Going Merry viene accolta da diversi riflettori: la ciurma è atterrata nel bel mezzo di una base della marina.

One Piece 194 Fuga improvvisa

Dopo giorni di festeggiamenti, Nami e Rufy ideano un piano di fuga dall'isola. Parte della ciurma esplora l'interno dell'enorme serpente mentre sta dormendo e trova numerosi oggetti d'oro. Konis prepara la nave alla partenza, mentre Zoro si allena e Usop mercanteggia con gli abitanti del cielo barattando oggetti inutili come elastici con dial. Nel frattempo la campana d'oro viene ritrovata. E' incastrata nel mare bianchissimo ed è necessario lo sforzo congiunto di shandia e nativi di angel Island per recuperarla. Alla base della campana c'è il Poignee Griffe. Robin, leggendolo, scopre che parla di Poseidon, un'altra arma ancestrale diversa da Pluton, l'arma descritta nel Poignee Griffe del regno di Alabasta. Inoltre legge un'altra iscrizione che si scopre essere stata scritta da Gol D. Roger, e viene a sapere da Gan Forr che il Re dei Pirati era già stato sul'isola del cielo.Gli Shandia, per ringraziare i pirati offrono loro una delle colonne d'oro che reggevano la campana e che nella caduta si era spezzata. Mentre la stanno portando a Rufy e agli altri i pirati, pensando che gli abitanti del cielo vogliano catturarli perché hanno preso indebitamente dell'oro, fuggono verso la Going Merry. Robin, pur cosciente dell'equivoco, li segue verso la nave.

One Piece 193 La fine della battaglia

La battaglia dell'Upper Yard si è finalmente conclusa e con essa una guerra vecchia quattrocento anni. Tutti odono il rintocco della campana: gli Shandia, gli abitanti del cielo, la ciurma di Rufy e perfino la coalizione della montagna delle scimmie su Jaya. Cricket adesso sa che la città d'oro esiste davvero e si trova nel cielo. Abitanti del cielo e Shandia raggiungono l'Upper Yard, visto che sia Angel Island che il villaggio Shandia sono stati completamente distrutti. I guerrieri Shandia sono ancora vivi e così anche Pagaya. Chopper presta le sue cure ai feriti, mentre Gan Forr trova gli uomini del suo vecchio esercito che avevano costruito l'Arca Maxim e li restituisce alle loro famiglie. La campana, l'Arca Maxim ed Ener sono precipitati nel mare bianco. Ener, però è ancora vivo e, rimessa in moto l'arca, si dirige definitivamente verso il Warth Fatato. La notte vede abitanti del cielo, Shandia e pirati festeggiare insieme.

One Piece 192 Il miracolo e il canto dell'isola

Ener usando il circuito Despair e i suoi poteri, crea un altro Raigo destinato a distruggere l'Upper Yard. Mentre Konis, Mckinley, gli Shandia e tutti gli abitanti del cielo pregano affinché Skypiea si salvi, Nami e Rufy saltano dal Giant Jack in direzione dell'arca. Rufy lancia di sotto Nami e il Waver per non farle correre pericoli ed entra nel cumulonembo. Il Giant Jack si spezza del tutto e cade sull'isola. Lanciando colpi potenti e veloci in ogni direzione e sfruttando la sfera d'oro che ha al braccio, Rufy riesce a distruggere il Raigo, attirando tutta l'elettricità con l'oro, salvando l'Upper Yard dalla distruzione. Ener adirato per il fallimento del suo piano attacca Rufy con una scarica da duecento milioni di volt, ma i fulmini sono del tutto inefficaci su Rufy. Rufy colpisce in pieno Ener e lo scaglia contro la campana, distruggendo così la sfera d'oro che aveva al braccio. Grazie a questo, dopo quattrocento anni, la luce di Shandora torna a far udire i suoi rintocchi.

One Piece 191 L'ultima possibilità di fuga

Ener giunge per primo alla campana d'oro e si prepara a distruggere anche l'Upper Yard. Tutti i tentativi di Rufy di scalare il Giant Jack si rivelano inutili per via della sfera d'oro che continua a opprimere il suo braccio. Nami fa cadere dove sono i suoi compagni una foglia in cui è disegnato il seguente piano: distruggere la base del Giant Jack per farlo cadere a ovest, in direzione dell'Arca Maxim. Zoro, Usop e il serpente colpiscono la pianta, ma i loro colpi non sono sufficienti. Wiper intanto non riesce a capire perché Rufy voglia a tutti i costi suonare la campana. Robin svela a Wiper l'esistenza di Cricket, discendente di Noland, che è alla ricerca della città d'oro e spiega che Rufy vuole suonare la campana per dimostrargli che questa esiste davvero. Wiper distrugge allora la base del Giant Jack usando il Reject Dial. La gigantesca pianta comincia lentamente a inclinarsi, così Nami e Rufy usando il Waver, cominciano a percorrerla in direzione dell'arca, continuamente ostacolati da Ener.

One Piece 190 La scomparsa di Angel Island

Rufy raggiunge il tempio divino ormai praticamente distrutto. Cerca di salire ancora più in alto, ma Ener crea un Raigo, un'enorme sfera nera da cui vengono scagliati una grande quantità di fulmini, che distrugge gran parte di Angel Island. Rufy viene quindi raggiunto da Nami. Grazie alle parole di Robin intanto, Wiper scopre che la campana si trova in cima alla pianta ed è più che mai determinato a raggiungerla per farla suonare. Ma anche Rufy ha lo stesso obiettivo: vuole suonare la campana per farne udire i rintocchi a Cricket e dimostrargli che Noland stava dicendo la verità. Cerca quindi più volte di continuare a salire, ma viene ripetutamente fermato. Rufy comunque non si arrende e non presta ascolto a Nami, che lo invita a tornare alla Going Merry per fuggire da Skypiea. Ener nel frattempo, con un attacco di proporzioni gigantesche, cancella Angel Island dalla volta celeste.

One Piece 189 Un'eterna amicizia

Gli Shandia erano scontrosi nei confronti degli uomini di Noland perché aveva fatto tagliare una serie di alberi considerati sacri dagli abitanti di Jaya. Noland costrinse i suoi uomini a lasciare a terra tutto l'oro offerto da Calgara anche se l'aveva fatto per un motivo ben preciso: quegli albero erano non solo già morti, ma continuavano a portare la malattia che aveva afflitto gli Shandia. Quando Calgara lo scoprì, corse verso la spiaggia per chiedergli perdono e Noland promise a Calgara che sarebbe tornato. Noland tornò nel Mare Settentrionale e comunicò di avere trovato una città tutta d'oro. Il re dell'isola, avido d'oro, organizzò quindi una nuova spedizione nella rotta maggiore con lo scopo di arrivare a Shandora. In quel periodo però, la Knock up Stream scagliò una parte di Jaya nel cielo, che nel presente costituisce l'Upper Yard. I rintocchi della campana d'oro furono uditi ovunque nel cielo: iniziò quindi la plurisecolare lotta tra guerrieri Shandia e l'esercito divino per il possesso della terra sacra. Proprio in una di queste lotte, Calgara perse la vita. Noland riuscì a tornare a Jaya, ma non trovò più la città. Fu arrestato per avere detto una menzogna e fu giustiziato. Nel presente, Wiper vuole riprendere possesso di Shandora non solo perché è la terra dei suoi avi, ma anche perché vuole suonare la campana per mantenere la promessa fatta da Calgara: ciò che rende assai determinato Wiper è proprio quella grande ed eterna amicizia tra Calgara e Noland. Ener ad ogni modo, ha portato un violento attacco a Angel Island e si appresta a distruggere tutto. Rufy intanto continua a salire il Giant Jack.

One Piece 188 La guarigione

Noland riesce a convincere Calgara di poter salvare il villaggio con delle speciali sostanze che è riuscito a trovare nella foresta. Calgara quindi dapprima uccide un gigantesco pitone, figlio del pitone ucciso in precedenza da Noland e poi lo salva. I due fermano il sacrificio dell'equipaggio di Noland e di Musse. Grazie alle sue conoscenze, Noland salva il villaggio dalla terribile epidemia. Noland e Calgara diventano grandi amici e lo stesso succede tra gli Shandia e l'equipaggio. Per premiare gli stranieri, la gente del villaggio consente a Calgara di condurre Noland e i suoi uomini a Shandora, la città completamente rivestita d'oro che gli Shandia difendono da secoli. Calgara permette agli uomini di Noland di prendere tutto l'oro e tutti i tesori che vogliono, mentre mostra a Noland la luce di shandora, la campana d'oro che da secoli fa udire il suo rintocco in tutto il tratto di mare circostante Jaya. Improvvisamente però gli Shandia, dopo notti intere passate a festeggiare con gli stranieri, si mostrano scontrosi e schivi.

One Piece 187 La storia di Calgara e Noland





Mentre Rufy e Nami continuano la scalata del Giant Jack comincia il lungo flashback di quattrocento anni fa sulla vera storia di Noland e di Personaggi di One Piece#Calgara#Calgara. Noland aveva la passione di botanica ed esplorava da due anni il tratto di mare in cui si trovava Jaya. Attratti dal suono di una campana, Noland e i suoi uomini attraccarono sull'isola. Gli abitanti di Jaya in quel momento erano colpiti da una violentissima epidemia che uccideva le persone e distruggeva i raccolti. Per fermare l'epidemia, il capovillaggio Pantri, poco prima di morire, suggerì di sacrificare alle divinità la fanciulla Musse. Recatosi all'altare dove stava avvenendo il sacrificio, Noland uccise il pitone gigante che stava per divorare Musse. Calgara infuriato per questa mancanza di rispetto nei confronti delle divinità attaccò Noland. Noland riuscì però a convincere gli indigeni di Jaya a farsi dare una possibilità per salvare il villaggio. Pantri gli concesse un giorno di tempo, quindi Noland iniziò a perlustrare l'isola alla ricerca del Kona, un albero da cui estrarre al corteccia, antidoto della malattia. Improvvisamente però un terremoto colpì Jaya, creando diverse crepe nel terreno. Noland rimase incastrato proprio in una di queste crepe, sotto lo sguardo quasi compiaciuto di Calgara.


One Piece 186 L'inizio della catastrofe

Ener riesce a rimettere in moto l'Arca Maxim senza troppi problemi. Approfittando della sua assenza Usop, grazie al suo rampino, riesce a risalire sulla nave volante e a prendere Sanji. Dopo essere scesi nell'Upper Yard i due ragazzi e Nami si dirigono verso la base del Giant Jack. Rufy, Aisa e Pierre, scalando la gigantesca pianta incontrano Robin e gli altri ancora svenuti. Si scopre che la campana d'oro di Shandora si trova sulla cima del Giant Jack: è qui che Ener si sta dirigendo ed è qui che Rufy ha intenzione di raggiungerlo. Anche Nami Usop e Sanji incontrano Robin Aisa, Pierre e i compagni ancora svenuti. Poco dopo Zoro, Wiper e Gan Forr riprendono conoscenza, mentre Sanji e Chopper continuano a essere tramortiti. Nami decide di seguire con il Waver Rufy per fermarlo e convincerlo a fuggire. Nel frattempo, l'evacuazione di Skypiea prosegue a fatica ed Ener, tramite i cumulonembi inizia il suo distruttivo attacco.

One Piece 185 Un salvataggio in nome dell'amore!

Grazie a Pierre adesso svenuto Aisa è riuscita a sopravvivere. Anche Rufy è vivo, ma deve fare i conti con la sfera che tiene intrappolato il suo braccio. Intanto Sanji e Usop sono riusciti a salire sull'arca e si separano per cercare Nami. La ragazza sta combattendo con il dio e proprio mentre Ener sta per fulminarla, giunge Usop in suo aiuto. In realtà i due possono fare ben poco e decidono quindi di fuggire dall'arca con il Waver. Mentre Nami recupera il veicolo Usop tiene impegnato Ener con il combattimento psicologico. Ener comunque lo colpisce, ma non riesce a finirlo perché Sanji calcia Usop sul Waver controllato da Nami. I due pirati fuggono via mentre Ener colpisce con una potenza scarica Sanji. Non può comunque gioire della sua vittoria, perché Sanji ha manomesso qualche congegno della nave volante.

One Piece 184 La sconfitta di Rubber

Ener si rialza ancora e grazie ai suoi poteri intrappola il braccio di Rufy in una sfera d'oro resa incandescente dall'elettricità. Quest'ultima, lanciata fuoribordo, trascina Rufy con sè. Aisa è in groppa a Pierre, ma Ener li colpisce con una scarica. Ener decide quindi di prelevare la campana d'oro di Shandora prima di distruggere Skypiea e prima di andarsene. A bordo della Going Merry, Sanji e Usop si risvegliano. Pur essendo ancora deboli per i colpi ricevuti da Ener i due decidono di salire sull'arca per salvare Nami. Konis torna a bordo della nave e non trova i due ragazzi. Sull'Arca Maxim, Nami, pur consapevole di non avere alcuna speranza, decide di affrontare Ener.

One Piece 183 Il decollo dell'arca e la comparsa di Despia

I colpi di Rufy hanno effetto su Ener, ma Ener grazie al mantra riesce a evitarli. Inoltre riesce a colpirlo grazie ad un bastone d'oro, che grazie al suo potere può fondere, e quindi modificarne la forma, e trasmettere calore, a cui Rufy non è immune a differenza dell'elettricità. Ener poi decide di mettere in moto l'Arca Maxim: con una scarica di duecento milioni di volt attiva i circuiti dell'imponente imbarcazione che comincia a salire nel cielo sovrastante l'Upper Yard. Tramite il Despair, un circuito particolare dell'arca attivato dal potere di Ener, un fumo nero fuoriesce da una ciminiera. Si tratta in realtà di cumulonembi che si aggregano e formano una coltre di nubi nere che comincia a coprire tutta Skypiea. Attraverso queste nuvole nere Ener è in grado di amplificare il suo potere e di distruggere qualsiasi cosa e ne fornisce una dimostrazione colpendo con un fulmine una parte di Angel Island. Rufy continua a combattere con Ener, cercando di non usare il pensiero per evitare il Mantra. Però riesce solo ad evitare gli attacchi di Ener, grazie al suo istinto. Allora allunga i suoi arti e cerca di colpire una grossa placca d'oro presente sulla nave. Gli arti rimbalzano contro di esso e colpiscono Ener che si trova dietro Rufy. Infatti il suo Mantra non riesce a prevedere il movimento degli arti, poiché casuale.

One Piece 182 Scontro finale!

Konis si dirige verso Angel Island; il suo arrivo nella piazza principale preoccupa tutti i presenti, che temono di essere coinvolti nella sentenza divina. In quel momento Ener si trova con Nami a bordo dell'Arca Maxim e le spiega che è in grado di sentire le voci di tutte le persone dell'isola grazie alla combinazione del Mantra e del suo frutto del diavolo. Konis esorta tutti a raggiungere il Cloud End prima che Ener distrugga l'isola, ma non viene creduta perché blasfema. Per la disperazione Konis rinnega Ener, ma non viene punita. Questa scelta di Ener dimostra agli abitanti di Angel Island che il destino dell'intera isola è ormai segnato, così inizia l'evacuazione immediata. Mckinley se ne incarica, rivelando di essere sempre stato a conoscenza della natura malvagia di Ener e di essersi schierato dalla sua parte solo per cercare di limitare la sua ira. Konis riparte diretta verso l'Upper Yard in modo da aiutare anche i suoi amici pirati a fuggire. Rufy si dirige di corsa verso Ener e raggiunge l'arca. Ener infuriato perché la sua previsione si è rivelata sbagliata, lo attacca tre volte con i suoi fulmini, ma Rufy rimane illeso. Nami comprende che il corpo di gomma di Rufy fa da isolante dall'elettricità dei fulmini e gli permette di colpire Ener nonostante possieda i poteri di un frutto Rogia.

One Piece 181 L'Arca Maxim

Il frutto Rombo Rombo svela una sua grande capacità: grazie alle scariche elettriche Ener riattiva il proprio cuore e riprende i sensi. Con due scariche Ener sconfigge Zoro e Wiper, ma Wiper si rialza ancora e allora Ener lo colpisce con una scarica ad altissimo voltaggio. Alla fine sopravvive Nami che finge di volere seguire Ener nel Warth Fatato per non essere uccisa. Ener conduce quindi Nami, che porta con sè il Waver al luogo in cui è custodita la gigantesca Arca Maxim, che è stata costruita con gran parte dell'oro della città di Shandora. L'oro è in grado di convogliare l'energia del fulmine di Ener necessaria a muovere la nave nel cielo. Nel frattempo Rufy Aisa e Pierre riescono a uscire dalla bocca del signore del cielo. I tre si accorgono dei corpi dei loro compagni. Robin allo stremo delle forze e senza più energie, rivela a Rufy il piano di Ener: distruggere Skypiea e tutti i suoi abitanti. Grazie al Mantra Aisa percepisce la presenza di Ener e Nami e quindi Rufy le chiede di condurlo da loro.

One Piece 180 Il vero obiettivo di Eneru





L'episodio inizia con un flashback di sei anni prima nel quale appare Gan Forr, quando ancora era dio (titolo onorifico che veniva dato a chi presiedeva l'Upper Yard), che riflette sulle ingiustizie compiute agli Shandia, finché arrivò Ener per usurpare il suo ruolo. Nel presente Konis corre verso Angel Island per informare la popolazione dei piani di Ener, che rivela le sue intenzioni di distruggere Skypiea e di raggiungere il Warth Fatato. Inoltre spiega che il suo potere deriva dal frutto del diavolo Rombo Rombo. Gan Forr prova quindi a fermarlo, ma viene fulminato da una scarica di venti milioni di volt. Robin prova a fermare Ener con un trucco psicologico, ma Ener non ci casca e colpisce anche Robin. Zoro parte quindi all'attacco e taglia Ener, ma Ener sopravvive. Proprio mentre Nami si rende conto dell'invincibilità di Ener, Wiper blocca Ener con i Dial che ha ai piedi che sono costituiti di agalmatolite. Wiper utilizza quindi il potentissimo Reject Dial, colpendo in pieno Ener.

One Piece 179 Il quintetto finale

Dopo avere sconfitto Ohm e ordinato al cane di autostendersi, Zoro si avventa sul signore del cielo. Sia Zoro che Wiper, però, non riescono a scalfirlo. Improvvisamente Ener con un colpo devastante distrugge le rovine sul Giant Jack e fa precipitare tutti nelle rovine nascoste di Shandora. Mentre il signore del cielo cade, Nami e Gan Forr ne approfittano per uscire dalla bocca del gigantesco pitone. Rufy e Aisa però restano al suo interno e allora Pierre rimane con loro per aiutarli. Tra le rovine, Wiper riconosce l'antica città abitata dai suoi avi. Anche il serpente sembra riconoscere Shandora e comincia a lacrimare. Vedendolo abbastanza esagitato Ener lo fulmina con un solo colpo. La battaglia dell'Upper Yard e il gioco di sopravvivenza imbastito da Ener stanno per giungere a termine: rimangono in piedi Zoro, Robin, Wiper, Gan Forr, Nami ed Ener. La profezia divina, però, stabilisce che solo in cinque debbano sopravvivere e si deve decidere chi dev'essere eliminato per ristabilire i conti. La maggioranza decide che il prescelto sarà Ener.

One Piece 178 Zoro il pirata contro Ohm il sacerdote

Ohm toglie di mezzo gli ultimi due guerrieri Shandia sopravvissuti. Infine Zoro sconfigge Ohm. Robin nel frattempo trova delle rovine che le confermano l'esistenza di un Poignee Griffe e della città d'oro e nel mentre le compare davanti Ener. Conversando con Ener, scopre che Ener ha prelevato tutto l'oro di Shandora per un suo misterioso progetto. Nel frattempo Moil, un sottoposto di Ener scampato alle lotte dell'Upper Yard, fugge verso la Going Merry. Moil informa Pagaya e Konis delle vere intenzioni di Ener: distruggere Angel Island e fuggire via con l'Arca Maxim, una nave volante che lo stesso esercito divino ha costruito per ordine di Ener. Ener, grazie al Mantra, si accorge di Moil e opera il suo giudizio divino. Pagaya fa appena in tempo a spostare Konis: Pagaya e Moil sono colpiti in pieno.

One Piece 177 L'ultima follia della prova del ferro

 Gli Shandia e i guerrieri sacri che si trovano nella zona della prova del ferro continuano a duellare. Ohm ordina al suo cane di attivare tutte le trappole, fino a formare una gabbia da cui è impossibile uscire. Zoro e Wiper si rialzano e si preparano a combattere di nuovo. Nel frattempo Laki raggiunge il campo di battaglia e riferisce a Wiper le parole di Kamakiri: Ener è troppo forte e non può essere sconfitto perché usa il fulmine. All'improvviso Ener compare alle sue spalle; Laki allora gli spara, ma senza riuscire a ferirlo e viene fulminata, cadendo a terra priva di sensi. Dopodiché Ener se ne va. Zoro e Wiper decidono di attaccare il grosso pitone per liberare i loro amici che si trovano nel suo stomaco, ma iniziano ad affrontarsi e a essere ostacolati da Ohm e dai suoi sottoposti. All'interno dell'animale invece, Nami e gli altri cercano un modo per uscire e scoprono che anche Rufy era stato mangiato in precedenza. Mentre Wiper cerca di uccidere il pitone, Zoro decide di sconfiggere Ohm, ma lui possiede una spada fatta di nuvole di ferro, che è un materiale duro che lui però può modificare a suo piacimento.

One Piece 176 Scontro a quattro fra le rovine

Lo scontro tra Gan Forr, Zoro, Wiper e Ohm prosegue senza esclusione di colpi. Il posto però è disseminato di trappole messe da Ohm e il suo cane Holly, molto ben addestrato, dà non poche noie ai tre guerrieri. Laki, come tutti i sopravvissuti, continua a dirigersi verso il Giant Jack. Il serpente intanto continua a devastare le rovine e a infastidire i quattro combattenti. Alle rovine sul Giant Jack arrivano cinque soldati dell'esercito divino e tre superstiti dell'armataSshandia. Giungono anche Nami e Aisa, seguite da tre solati dell'esercito divino presto abbattuti da Zoro, Wiper e Gan Forr. Gan Forr salva Nami e Aisa da un attacco sconsiderato di Wiper, ma abbassa la guardia e viene inghiottito dal signore del cielo insieme alle due ragazze e a Pierre.