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venerdì 1 febbraio 1974

Kyashan 11 La gigantesca statua del diavolo

Il prossimo obbiettivo di Bricking è una città dove è molto sentito l'amore per la scultura. Quì si trova anche Kyashan che spera in un attimo di tregua. L'arrivo di Barashin e dei suoi robot coglie di sorpresa tutti, e questi irrompono in un museo dove iniziano a distruggere tutto. Per difendere un giovane scultore che tenta di salvare le statue Kyashan viene caturato, dopo aver ordinato Flender di portare in salvo Luna ed essere stato colpito da una rete elettrica che ha esurito quasi tutte le sue energie. Imprigionato nel locale quartier generale di Bricking, vede arrivare nottetenpo suo padre scortato da due robot. Il capo degli androidi vuole che gli venga costruita un'enorme statua, in cui impianterà un dispositivo di condizionamento per gli umani realizzato da Azuma. Incredulo del comportamento del padre viene fatto lavorare alla costruzione della statua, e non può ribellarsi perchè la mancaza di sole gli impedisce di ricaricarsi. Ma Azuma ha un piano: ha realizzato un secondo apparecchio che posto sulla fronte della statua invertirà gli effetti distruggendo tutti i cervelli elettronici dei robot. Consegna il dispositivo a Swanie e gli dice di darlo a Kyashan. Questo intanto è stato lasciato per morto in un getto di cemento, e il cigno lo raggiunge poco prima dell'alba. Col becco gli libera il viso e Midori gli spiega come agire; quindi al sorgere del sole Kyashan chiama Flender e una volta libero parte all'attacco. Distrutti alcuni robot applica il sdispositivo e gli effetti sono immediati. Tutti i robot esplodono e lui stesso inizia a vacillare. Bricking fuegge e Flender si rifugia sottoterra. Passato l'effetto la città è di nuovo linbera e Kyashan si riprende. Si è salvato solo perchè suo padre nel costruirlo ha adottato criteri opposti a quelli usati per Bricking e i suoi. Kyashan è davvero immortale.

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