Sul più bello scatta l'allarme: un oggetto sconosciuto viene avvistato nel radar e presto si scopre che si tratta di un satellite del tutto identico ad un satellite di Doppler, distrutto a suo tempo dal Capitano Dan. Il dottor Galax pilota l'atterraggio con un raggio traente e Arin si incarica di indagare al suo interno, speranzioso di trovare qualche indizio sul passato di suo padre ma nulla si scopre se non resti di robot.
Al termine della perquisizione scatta di nuovo l'allarme ma stavolta si tratta di un Megasatan e il Capitano Dan, assieme ad Arin, parte col Danguard, mentre Kauban viene lasciato alla base, al fine di sorvegliare il misterioso satellite.
Grazie alla curiosità della scimmietta Taron e della piccola Mioxen si scopre che all'interno del satellite di Doppler vi sono dei robot funzionanti pronti al combattimento. La base viene assediata dagli automi da combattimento e Kauban, grazie al suo jet, riesce a sgominare il nemico e presto il pilota deve intervenire per salvare il Danguard, rimasto prigioniero del Megasatan comandato da Gudon. L'intervento di Kauban si rivela decisivo: il Dangurd si libera ma solo grazie ad un attacco kamikaze del giovane pilota che perde la vita in battaglia. L'ira di Arin è devastante e il megasatan viene distrutto, costringendo l'ufficiale nemico alla fuga.
Il nemico è stato sconfitto ma al caro prezzo della vita di un amico. Arin, in ricordo dell'amico, si prende la tromba del compagno, caro regalo del padre a cui tanto teneva, intonando una triste suonata alla memoria.
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