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mercoledì 17 ottobre 2012

Ken Il Guerriero-La Leggenda Di Toki

Titolo originale: Shin Kyuseishu Densetsu Hokuto no Ken - Toki Den Genere: Animazione
Nazione: Giappone Anno 2008 Italia 2009

Trama
La vita di Toki, fratello maggiore di Kenshiro e minore di Raoul: l'uomo che sarebbe dovuto essere l'unico erede designato alla Sacra Scuola di Hokuto, ma che fu costretto a rinunciarvi per colpa di una malattia incurabile spianando così la strada a Ken. Una vita scandita dal dolore e dalla tristezza dovuti ad una morte sempre più vicina, ma che nella serenità e nell'amore trova ulteriori spunti per andare avanti: curare i bisognosi e sopratutto fermare l'ambizione di Raoul...


                                         Parte 1di3
 

                                          Parte 2di3
                
                                          Parte 3di3





Recensione
Il quarto episodio della pentalogia dedicata a Kenshiro, “La leggenda di Toki”, diretto da Takahiro Imamura, ruota attorno alla figura di Toki, uno dei due fratelli del legittimo successore della Sacra Scuola di Hokuto. Come “La leggenda di Julia”, la ridotta durata dell'episodio ne ha fatto un prodotto dedicato al solo mercato dell'home video.




Toki è un personaggio straordinario, il più meritevole candidato al titolo di successore, come lo stesso Ken ripete continuamente, se solo non fosse stato per la malattia che lo ha colpito e che lo accompagna nel suo viaggio. Stranamente, questa volta il dipanarsi delle vicende risulta più comprensibile al neofita: sono pochi, se non nulli, i prerequisiti della serie animata necessari per comprendere questa pellicola. Forse la cosa è aiutata dalla semplicità della figura di Toki, semplicità da non intendersi come scarsa profondità psicologica; anzi, al pari di Raoul Toki è un personaggio accattivante, carismatico, complesso e affascinante. L'unica differenza è il diverso modo di porsi con gli altri: quanto più il primo è schivo e introspettivo, tanto più il secondo è aperto agli altri anche se, alla fine, poco lascia trasparire di se stesso (una caratteristica tipicamente giapponese). Giova sicuramente ad una miglior comprensione del discepolo della Sacra Scuola l'avergli avvicinato Sara, un personaggio creato ad hoc per questa pellicola, che aiuta lo spettatore a sviscerare meglio i pensieri e gli scopi del protagonista.


L'animazione è eccellente e un brivido percorre le ossa durante la sequenza dello scontro tra Toki e il Re di Hokuto, scontro necessario perché Ken comprenda come affrontare il suo più acerrimo nemico, anche se questo, per il protagonista della pellicola, significherà la morte, una morte che sarebbe comunque giunta per la malattia che tortura il suo corpo. Una fragilità che forse stona con la forza che lo pervade, ma che al tempo stesso ne esalta la figura, facendo capire perché si tratti di uno dei personaggi più amati dell'universo di Kenshiro. “La leggenda di Toki” è una pellicola dunque di sicuro interesse; peccato per l'eccessiva brevità anche se, in effetti, l'aggiungere altri particolari avrebbe solo portato ad un'inutile ridondanza, con conseguente pericolo noia per lo spettatore.




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