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giovedì 18 ottobre 2012

Ken il Guerriero - The Movie 1986

Il film (Hokuto no ken) di Toyoo Ashida – Giappone 1986 animazione tradizionale



                                          Parte 1/5



Trama
Dopo una guerra nucleare che ha trasformato la Terra in un immenso deserto senza vita, il mondo è piombato nel caos e nella violenza. I maestri di Hokuto e di Nanto, due potenti scuole di arti marziali, si fronteggiano fra loro. Kenshiro, legittimo successore della scuola di Hokuto, va in cerca dell'amata Julia che è stata rapita da Shin di Nanto; ma deve anche fronteggiare l'ambizione di Raoul, suo fratello adottivo, che intende dominare il mondo con la forza. Realizzato mentre la serie animata furoreggiava sugli schermi giapponesi, questo lungometraggio abbastanza inutile condensa gli eventi della prima parte del manga di Ken il guerriero, concedendosi giusto qualche piccola deviazione dalla storia canonica. Il regista è lo stesso della serie televisiva e anche il character design è identico (anatomie sproporzionate comprese), il che è contemporaneamente una fortuna (i recenti OAV e i nuovi film cinematografici prendono strade diverse e spesso sgradevoli, rendendo irriconoscibili i personaggi) e un limite (non ci si discosta poi molto da un'estetica di livello televisivo). Se la pellicola è vivacizzata dalla consueta dose di violenza grafica (i colpi di Kenshiro e dei suoi avversari fanno esplodere i nemici o li tagliano a pezzi, in sequenze estremamente splatter e gore) e può contare su una solida ambientazione alla "Mad Max", le mancano però il respiro e l'epicità della serie regolare: si percepisce continuamente la sensazione di assistere a un riassunto, con l'evidente compressione di diverse storyline. A parte piccole modifiche relative a personaggi minori (il colossale Heart è qui al servizio di Jagger; i fratelli Cobra vengono affrontati da Raoul), e l'assenza totale di altri (come Toki), i cambiamenti maggiori riguardano le figure femminili: Julia ha nel complesso un ruolo meno importante, mentre più significativo è quello di Lynn, la misteriosa bambina in grado di empatizzare con le persone e di riportare la vita sul pianeta (è l'unica che riesce a far germogliare i semi dei fiori, dimostrando che la terra è ancora fertile). Insolito il finale aperto (Lynn interrompe lo scontro fra Ken e Raoul prima che quest'ultimo possa sferrare il colpo finale; poi Ken vaga nel deserto, e per un attimo ha la visione di un mondo dove la natura è rifiorita, fra boschi e laghi di montagna): forse i produttori avevano in progetto un secondo lungometraggio, poi mai realizzato. Bella la colonna sonora, di Tsuyoshi Ujiki, con due canzoni ("Heart of madness", mentre si svolge lo scontro fra Raoul e Rey, e "Purple eyes", sui titoli di coda) interpretate dal gruppo Kodomo Band.
                                          Parte 2/5

                   
                                          Parte 3/5


                                          Parte 4/5 
 



                                          Parte 5/5



mercoledì 17 ottobre 2012

ken il guerriero la leggenda del vero salvatore

Titolo originale Shin Kyûseishu densetsu Hokuto no Ken-Kenshirô den. Animazione, Giappone 2008.Italia 2011                                        
                         
  
Trama

La storia si svolge nel periodo intercorso fra la sconfitta di Ken a opera di Shin e il primo incontro con Lynn e Bart. Kenshiro viene trovato da una famiglia che vaga nel mondo post-atomico: poco dopo arrivano degli schiavisti che catturano i quattro sfortunati; il loro capo Guruma vorrebbe uccidere Kenshiro, che giudica inutile, ma il giovane Dan (che in realtà è una ragazzina) riesce a convincerli a risparmiarlo; Guruma li fa portare tutti in una città governata dal tiranno Shisuka, un uomo che ha trovato una sorgente d'acqua incontaminata e se ne serve per asservire tutti al suo volere; nella cella che ospita la famiglia e Kenshiro c'è anche un vecchio a cui sono stati tagliati i tendini delle caviglie; ridotto ad una vita apatica, l'uomo comincia a reagire solo quando Kenshiro rivela il proprio nome ai suoi salvatori.

                                          Primo Tempo       
                        

                                          Secondo Tempo
 
                                          Terzo Tempo
Recensione
Rimasto unico erede di Hokuto ma costretto a perdere Julia per sempre, Kenshiro rievoca il suo passato e il momento in cui acquisì la consapevolezza di portare sulle proprie spalle un destino messianico.
Dopo aver dedicato la serie cinematografica sull'immortale mito di Kenshiro e delle sue prodezze ultraterrene al retelling della serie a fumetti originaria, il brand di Ken stupisce con la prima storia completamente originale da anni in qua. L'unica possibile, ovvero un prequel (denominato in originale Zero) che approfondisca il solo terreno inesplorato, quella zona grigia nel passato di Kenshiro collocabile tra la sconfitta con Shin - e conseguente rapimento dell'amata Julia - e il suo ritorno come vendicatore in lotta con i guerrieri di Nanto e della stessa Hokuto. Il guerriero del film di Kobun Shizuno è un Ken inedito, dimesso e quasi remissivo, incerto sui propri poteri, sulla propria natura e sul ruolo che dovrà ricoprire nel grande disegno che il Fato ha in serbo per lui. Il nobile intento di distaccarsi da personaggi e situazioni usurati dalla riproposizione coatta si traduce nella necessità di inventarne nuovi all'altezza degli illustri precedenti. Compito arduo quantunque coraggioso, ma disperatamente fallito: lo schiavista burbero ma di buon cuore, il maestro di Shin e la famiglia che salva Ken da morte certa sono figure inconsistenti e destinate a una mera funzione maieutica nei confronti dell'eroe e del suo percorso di autoconvincimento.
Non va meglio con il classico accostamento dei personaggi a volti noti dell'immaginario cinematografico, che si traduce in un villain scialbo come Siska, palesemente tratteggiato sulle fattezze di Jabba The Hutt. Come se non bastasse, i duelli - la parte più attesa dai fan - sono pochi e non coinvolgono minimamente lo spettatore più avvezzo ai topoi della serie, per nulla aiutato dalla sciatteria dei fondali, che vanifica l'intento di un disegno intento a rievocare il fascino dell'originale.
Resta la sensazione di un mero riempitivo, pensato più per concludere la successione di film previsti sul mito di Ken che per regalare nuove sensazioni. Quasi disarmante constatare la differenza tra il bolso Kenshiro di Shizuno e il pimpante protagonista della prima serie, rievocato dalle immagini statiche successive ai titoli di coda.




 

Ken Il Guerriero-La Leggenda Di Toki

Titolo originale: Shin Kyuseishu Densetsu Hokuto no Ken - Toki Den Genere: Animazione
Nazione: Giappone Anno 2008 Italia 2009

Trama
La vita di Toki, fratello maggiore di Kenshiro e minore di Raoul: l'uomo che sarebbe dovuto essere l'unico erede designato alla Sacra Scuola di Hokuto, ma che fu costretto a rinunciarvi per colpa di una malattia incurabile spianando così la strada a Ken. Una vita scandita dal dolore e dalla tristezza dovuti ad una morte sempre più vicina, ma che nella serenità e nell'amore trova ulteriori spunti per andare avanti: curare i bisognosi e sopratutto fermare l'ambizione di Raoul...


                                         Parte 1di3
 

                                          Parte 2di3
                
                                          Parte 3di3





Recensione
Il quarto episodio della pentalogia dedicata a Kenshiro, “La leggenda di Toki”, diretto da Takahiro Imamura, ruota attorno alla figura di Toki, uno dei due fratelli del legittimo successore della Sacra Scuola di Hokuto. Come “La leggenda di Julia”, la ridotta durata dell'episodio ne ha fatto un prodotto dedicato al solo mercato dell'home video.




Toki è un personaggio straordinario, il più meritevole candidato al titolo di successore, come lo stesso Ken ripete continuamente, se solo non fosse stato per la malattia che lo ha colpito e che lo accompagna nel suo viaggio. Stranamente, questa volta il dipanarsi delle vicende risulta più comprensibile al neofita: sono pochi, se non nulli, i prerequisiti della serie animata necessari per comprendere questa pellicola. Forse la cosa è aiutata dalla semplicità della figura di Toki, semplicità da non intendersi come scarsa profondità psicologica; anzi, al pari di Raoul Toki è un personaggio accattivante, carismatico, complesso e affascinante. L'unica differenza è il diverso modo di porsi con gli altri: quanto più il primo è schivo e introspettivo, tanto più il secondo è aperto agli altri anche se, alla fine, poco lascia trasparire di se stesso (una caratteristica tipicamente giapponese). Giova sicuramente ad una miglior comprensione del discepolo della Sacra Scuola l'avergli avvicinato Sara, un personaggio creato ad hoc per questa pellicola, che aiuta lo spettatore a sviscerare meglio i pensieri e gli scopi del protagonista.


L'animazione è eccellente e un brivido percorre le ossa durante la sequenza dello scontro tra Toki e il Re di Hokuto, scontro necessario perché Ken comprenda come affrontare il suo più acerrimo nemico, anche se questo, per il protagonista della pellicola, significherà la morte, una morte che sarebbe comunque giunta per la malattia che tortura il suo corpo. Una fragilità che forse stona con la forza che lo pervade, ma che al tempo stesso ne esalta la figura, facendo capire perché si tratti di uno dei personaggi più amati dell'universo di Kenshiro. “La leggenda di Toki” è una pellicola dunque di sicuro interesse; peccato per l'eccessiva brevità anche se, in effetti, l'aggiungere altri particolari avrebbe solo portato ad un'inutile ridondanza, con conseguente pericolo noia per lo spettatore.




Ken Il Guerriero-La Leggenda Di Julia

Titolo originale Shin Kyuseishu densetsu Hokuto no Ken - Yuria den. Animazione, durata 64 min. - Giappone 2007. Italia 2008

Trama
La storia inizia ai giorni nostri con Yuria (per noi Julia) ancora bambina che sta per salire in un aereo assieme al fratellino Ryuga e a Dahma, discepolo di Nanto.

Yuria però percepisce un pericolo e non permette ai tre di salire in aereo, aereo che poi esploderà in volo.
Viene poi narrato l'incontro di Yuria con il maestro Ryuken e con i suoi 4 figli adottivi Ken, Raoh, Jagi e Toki.
Arriva ben presto al momento in cui Ryuken dovrà scegliere il suo successore e Yuria dovrà scegliere invece con quale dei 4 fratelli trascorrere la sua vita; per entrambi la scelta cade su Kenshiro.
La scelta di Ryuken non viene accettata di buon grado ne da Raoh ne da Jagi che affronta direttamente Kenshiro uscendone sfigurato; è a questo punto che Jagi decide di vendicarsi di Ken mettendogli contro l'amico Shin. Jagi, infatti, convince Shin, innamorato pure lui di Yuria, che Kenshiro è troppo debole e la fidanzata rischia ogni giorno la vita: l'unico modo per salvarla è strapparla dalle mani di Ken. E così sarà.
Passato un anno vediamo Yuria stanca di vivere assieme a Shin e alla sua sete di potere, pronta a togliersi la vista se non fosse per l'intervento delle 5 forze di Nanto. A questo punto Shin viene informato del destino di Yuria, diventare l'ultimo guerriero di Nanto. Difronte all'avanzata di Raoh e all'amore che lei non ha mai potuto dargli, Shin decide di lasciare Yuria libera, affidandola alle 5 forze Nanto e al suo destino.
Al castello di Nanto Yuria incontra Dahma che muore tra le sue braccia, consacrandola direttamente ultimo generale di Nanto. Il suo destino di preveggenza le ordina di iniziare con la conoscenza di Rei, indirizzandolo verso Kenshiro. Il futuro è molto chiaro, Raoh vuol diventare il dominatore assoluto e per ora viene rallentato solo dal Souther. La strada del generale di Nanto prosegue verso l'incontro con Toki che narra le gesta di Rei dopo aver conosciuto Ken e aver combattuto al suo fianco.
E' il momento tanto atteso dello scontro tra Souther e Ken. La prima battaglia viene vinta da Souther e Ken viene salvato da Yuria e dalle 5 forze Nanto. Nella seconda battaglia però sarà Kenshiro a vincere di fronte agli occhi di Raoh, Toki e della stessa Yuria.
La battaglia con Raoh è però rimandata; i piani di quest'ultimo prevedono che Ken acquisisca sempre più, tra la gente, lo status di Messia. In questo caso, la sua vittoria sul fratello minore sottometterebbe in un solo momento la scuola di Hokuto e tutto il popolo.
Arriva la fine anche per il fedele cane di Yuria, Tobi, mentre il generale di Nanto si appresta ad affrontare il suo destino.

 Parte 1di3
 Parte 2di3
Parte 3di3


Recensione
 “La leggenda di Julia” di Takahiro Imamura costituisce il secondo capitolo della pentalogia dedicata a Ken il Guerriero per la celebrazione dei 25 anni dalla prima messa in onda della storica serie animata. A differenza del primo episodio, “La Leggenda di Hokuto”, questo, per la sua eccessiva brevità (poco più di un'ora), non è stato rilasciato nelle sale cinematografiche ma è stato relegato al mercato dell’home video.



Come il precedente capitolo, “La leggenda di Julia” altro non è che una riproposizione delle vicende legate ad uno dei personaggi chiave della prima serie dedicata all'erede della sacra scuola di Hokuto: Julia, fidanzata di Ken e oggetto del desiderio di molti dei suo avversari a partire da Shin, maestro della sacra scuola di Nanto. Una riproposizione che risulta forse un po' scontata per l'appassionato, il quale rivede praticamente tutti i momenti clou legati al personaggio senza molte novità, aggiunte o particolari stravolgimenti. Anzi, forse il rivedere questi episodi raccontati in modo lineare e sequenziale, piuttosto che tramite flashback e indizi svelati in momenti chiave come nella prima serie animata, lascia un po' di amaro in bocca penalizzando in particolare Julia, figura sempre carismatica che però qui sembra quasi un mero comprimario piuttosto che uno dei personaggi principali nella lotta tra i fratelli Hokuto.





Ken Il Guerriero-La Leggenda Di Raoul

Titolo originale Shin kyuseishu densetsu Hokuto no Ken: Rao den - Gekito no sho. Animazione, durata 90 min. - Giappone 2007 Italia 2009


Trama:
Alla fine del 21° secolo la terra è sconvolta da un terribile conflitto nucleare che ha portato tutte le civiltà al collasso sociale ed ambientale. Le bande saccheggiano e assalgono gli insediamenti dei sopravvissuti e la legge del più forte prevale sugli innocenti e gli indifesi. L'unica speranza per assicurare la continuità della civiltà umana è l'arrivo di un nuovo salvatore. Kenshiro e Raoul, fratelli depositari delle tecniche di combattimento della "Divina scuola di Hokuto", potrebbero essere i candidati ideali per questo ruolo: Kenshiro rappresenta la strada dell'onore e Raoul quella del potere. Tra loro solo uno potrà diventare il successore di Hokuto. Mentre i due fratelli si avvicinano inevitabilmente allo scontro finale, comprenderanno che il loro destino è legato a colei che si nasconde dietro la misteriosa maschera dell'Ultimo Generale di Nanto...

                 
                                primo tempo
                                secondo tempo
                                terzo tempo





Recensione
Il terzo capitolo della 'battle saga' di Ken il guerriero ritrova (giustamente) la via della sala cinematografica. Dopo La leggenda di Hokuto, La leggenda di Julia è uscita solo in home video. Diciamo 'solo' perché si tratta di una serie che merita il grande schermo sia per la struttura narrativa che (e questo conta ancora di più) per la visionarietà spettacolare.





Innanzitutto precisiamo che anche il neofita può accedere al film grazie a un'efficace sintesi iniziale. Si apre così l'ingresso a un universo postatomico che non trascura suggestioni visive provenienti da epoche diverse. Se Mad Max è fonte di ispirazione per gli eserciti e Stallone, Bruce Lee e Schwarzenegger sono i modelli fisici a cui si ispirano i disegnatori dei due protagonisti, alla sceneggiatura non mancano momenti alti. Le fonti di ispirazione filosofica giapponese vengono attinte così come nel conflitto tra fratelli non mancano echi shakespeariani. Il tutto è poi permeato da una visione nipponica della società per cui la forza sta alla base della virilità ma ad essa si possono applicare teorie di utilizzo diverse. Non manca, per il pubblico femminile che ama il genere, la storia romantica che non può che declinarsi attraverso l'impeto guerresco.



Talvolta un film può valere più di un lungo saggio per comprendere la complessità di una cultura. Ken il guerriero. La leggenda di Raoul è uno di questi film.


Ken Il Guerriero La Leggenda Di Hokuto

Titolo originale Shin kyuseishu densetsu Hokuto no Ken: Rao den - Jun'ai no sho. Animazione, durata 95 min. - Giappone 2006.Italia2008

                                parte 1di4
                                          parte 2di4
                                          parte 3di4
                                          parte 4di4
Trama
La storia inizia nel palazzo di Nanto dove Souther e Raoh seguono gli scontri di Kenshiro, ancora bambino ma già in grado di tenere testa a diversi combattenti. Ken viene sconfitto solo da Shu, il quale però decide di lasciar vivere Kenshiro e in cambio della vita del bambino offre a Souther la sua vista ferendosi gli occhi.
A questo punto la storia si divide in due filoni: nel primo troviamo Kenshiro, ormai adulto che trova nuovamente Shu e si unisce a lui per combattere il tirannico Souther. Il primo scontro tra Ken e Souther ridurrà il primo in fin di vita, salvato poi solo grazie al sacrificio di Shiba, figlio di Shu. Una volta guarito Ken potrà correre in aiuto dell'amico Shu, oramai sconfitto da Souther e morente. Il secondo scontro tra Ken e Souther è inevitabile ma questa volta Ken scopre il segreto del corpo di Souther e quindi riesce a sconfiggerlo davanti agli occhi dei due fratelli maggiori.
Il secondo filone narra invece la storia di Raoh, Reina e del fratello Soga. I due fratelli seguono Raoh nella sua opera di conquista; Soga è legato da una profonda amicizia a Raoh, Reina ne è anche innamorata. I tre si trovano a dover affrontare i pochi eserciti ribelli rimasti ma soprattutto a dover controllare un vasto esercito che necessita di un comandante fiero e sicuro. Per poter rendere la figura di Raoh ancora più spaventosa, Soga, oramai malato terminale, decide di morire per mano di Raoh, a seguito di un litigio/farsa che però raggiunge lo scopo di mostrare Raoh ancora più temibile e crudele nei confronti di chi lo tradisce; ottimo insegnamento per i suoi soldati.
Questa farsa però non viene rivelata a Reina che visto l'accaduto si allontana da Raoh e avrà modo di incontrare sia Ken sia Toki. La storia termina quindi in attesa dello scontro finale tra Ken e Raoh.

    


Le guerre nucleari hanno devastato il pianeta, uccidendo ogni forma di vita al di fuori di quella umana. I sopravvissuti vivono in lande aspre e desolate, cercano di nascondersi dalla furia del malvagio Sauzer, sacro imperatore della scuola di Nanto, e pregano che arrivi un nuovo salvatore, che riporti la pace nel mondo e metta fine alla paura. A proteggere i poveri e gli indifesi è Kenshiro, erede della tecnica di combattimento millenaria della "Divina scuola di Hokuto", mentre suo fratello Toki usa quel sapere per guarire i bisognosi e il maggiore dei tre, re Raoul, sfrutta gli stessi insegnamenti per soddisfare la sua sete di potere. I tre fratelli si ritroveranno uniti per sconfiggere Sauzer, ma solo Kenshiro sarà chiamato allo scontro finale.


Recensione
A un quarto di secolo di distanza dalla creazione del personaggio di "Ken il guerriero", prima fumetto e poi serie televisiva fiume, una nuova saga riprende le vicende iniziali e propone il director's cut del lungometraggio di animazione Ken il guerriero - La leggenda di Hokuto come apripista di un percorso che conterà altre quattro "leggende": quelle di Julia, di Raoul, di Toki e, infine, di Kenshiro.


"Gore", cinefilo, zeppo di elementi appartenenti alla tradizione samurai ma anche di simboli cristologici, Ken è un cult transgenerazionale, apparso in tempi di guerra fredda e minaccia atomica, ma in definitiva senza tempo, perché arriva quando i mari si sono già prosciugati e gli uomini sono tornati ad usare archi e frecce, in un futuro sempre remoto ma sempre possibile.





Condottiero solitario, romantico, amico e protettore dei bambini, è un eroe in tutto e per tutto positivo, che cerca la pace ma è costretto alla guerra, per colpa del caos in cui gli uomini di potere hanno precipitato il mondo. Protagonista di un vero e proprio poema epico, genere action strappalacrime, l'andamento musicale che si associa alle sue gesta è quello del "crescendo". Ad ogni step narrativo cresce l'indignazione per ciò di cui è capace il male, cresce l'urgenza di combatterlo e, soprattutto, crescono le immagini. Le dimensioni del guerriero mutano in maniera incredibilmente elastica secondo una scala dei sentimenti che lo vede piccolo (relativamente, s'intende) al cospetto di un saggio o di un amico e gigantesco nel momento della furia o della dimostrazione di forza.

La leggenda di Hokuto è lo sviluppo dell'episodio del "Mausoleo a croce del sacro imperatore" e sposa principalmente il punto di vista di Raoul, introducendo per la prima volta la nuova figura di Reina, splendida amazzone, comandante della Guardia Personale del Re. Della serie tv, più amata in Italia che in patria, torna il bel personaggio di Shu e il carachter design originario, che l'ultima edizione aveva imperdonabilmente tradito.